Due giorni alla SPA decisamente hot…

Due giorni alla SPA decisamente hot…

Tanto per cambiare da tre giorni siamo di nuovo in vacanza, ed indovinate un po’ dove? In Sardegna! Sardegnaaaaa? da capooo? si…si. Proprio così: Costa Smeralda, vicino Porto Cervo. Che palle direte voi, ci vuole pure fantasia ad andare sempre nello stesso posto!
E probabilmente avete ragione, ma ci sono buoni motivi: mio figlio di quasi 16 anni ha chiesto di partecipare ad un esperienza all’estero, dove vivrà in un altra famiglia e frequenterà un anno di scuola lì; mia figlia, appena diciottenne, ha chiesto di fare il primo viaggio da sola con gli amici! Ergo: moglie tristissima, quasi depressa, decidiamo di tornare qui perché a lei piace molto, così facendo non sentiremo troppo la mancanza dei “pargoli”! -pensa lei-

Devo dire che abbiamo anche avuto culo: nonostante la prenotazione in ritardo abbiamo trovato posto, anche ad un prezzo abbordabile!

Bene! Preambolo fatto, torniamo al nocciolo della questione: due giorni fa, al ritorno dal mare, ci siamo interessati alla Spa ed al programma massaggi. Io ero moooltoo attento alla spiegazione: in primo luogo, perché ad illustrarci tutto, era la responsabile del “guest relations” (perché in italiano non si può chiamare?), italo-marocchina, figa stratosferica, altissima, culo da sballo, caviglia nervosa, capelli corvini ricci, carnagione appena colorita, con degli occhi da cerbiatto, una ammagliatrice!
In secondo luogo, perché, come già accennato nell’episodio della suocera, amo i massaggi e ne sono un cultore!
Ovunque vada, e quando è possibile, un massaggio almeno me lo faccio fare: ho provato gli orientali, californiani, ayurveda, tantra, sportivi e chi più ne ha più ne metta!

La tipa, con voce angelica, insiste che noi si provi il massaggio di coppia: spiega che dura novanta minuti, si fa nello stesso ambiente, ovviamente immerso nella penombra, candele aromatiche, musica soffusa, ecc. ecc. dichiarando che tutti la vivono come una particolare esperienza sensoriale!
Anche se a me non piace l’idea, perché vivo il massaggio come un momento tutto mio, in cui, quando la massaggiatrice è brava, riesci ad estraniarti dalle cose e dal mondo, capisco che a mia moglie interessa la cosa, ed acconsento: si va in camera, doccia veloce per eliminare la salsedine, e poi, accappatoio addosso, si scende in Spa.

La receptionist della Spa ci accoglie, ci fa accomodare in una saletta d’attesa, offrendoci una tisana di benvenuto.
Dieci minuti dopo vengono a prenderci le due massaggiatrici, vestite con camice bianco immacolato e fuseaux dello stesso colore:
la più giovane, scarsi trent’anni, biondina, carina, figura esile e minuta si curerà di mia moglie; l’altra, bella donna sulla quarantina, più corpulenta, capelli a caschetto nerissimi ed occhi azzurri, quasi color ghiaccio, tratterà me.
Ci danno lo slippino monouso da indossare, escono per lasciarci cambiare, dicendoci di posizionarci poi a pancia in giù.

Ora, se avete fatto massaggi, saprete quanto è fastidioso lo slippino: sto cosino composto da un timido triangolino che ti copre appena i “gioielli” di famiglia, che poi si raccorda all’elastico in vita, tramite un sottile cordino che ti s’infila tra le natiche…mi da un fastidio! ma un fastidioooo! Diciamo che forse è l’unica cosa del massaggio che ho sul cazzo! (materialmente e metaforicamente!)

La saletta adibita al massaggio di coppia è abbastanza ampia e molto accogliente. Ha pareti affres**te con immagini di scene bucoliche raffiguranti uomini e donne in pose diverse: alcuni abbracciati, alcuni solitari, alcuni coricati mentre ricevono un massaggio; le donne tutte a seno scoperto e gli uomini a petto nudo. Direi un po’ kitsch, ma piacevole! Una moltitudine di candele profumate rischiara l’ambiente con luce calda e soffusa, da una delle pareti sgorga acqua creando un suggestivo sottofondo che si fonde con la musica orientale, molto soft, la quale, con suoni di uccelli e foglie fruscianti, ti avvolge piacevolmente.

Entrano silenziosamente le due massaggiatrici: ci coprono il corpo con un telo tiepido, poi poggiano delicatamente le mani su gambe, glutei e schiena, applicando una leggera pressione per diversi secondi, quasi cullandoci, respirando ritmicamente, inducendoci ad imitarle. Intuisco subito che sarà una esperienza fantastica: il buon giorno si vede dal mattino! ”

Inizia il massaggio vero e proprio: piede sinistro, il tocco è sublime! Ci vuole poco e sento un piacevole torpore pervadermi! piede destro e sono cotto!
Nel dormiveglia sento che inizia a fare le gambe, sempre prima la sinistra.

Wow sono in estasi, e davvero brava! Usa le mani e l’avambraccio, movimenti continui, onde di pressione, sembra non perdere mai il contatto, in un crescendo di armonia, dolcezza e calore avvolgente!
La cosa bella è che quando entri in questa strana fase, direi quasi di sonno REM, pur essendo in un mondo di sogni tutto tuo, dove senti e vedi cose che non c’entrano nulla col mas saggio, ogni tanto percepisci la realtà: infatti sento il mio russare a tratti, mischiato a quello di mia moglie, sento la musica e l’aroma delle candele….per essere poi sorpreso da un fugace tocco all’inguine, mossa rara durante un massaggio di questo tipo, poiché zona erogena!
Penso di essermi sbagliato, di star sognando! Ma poi, eccolo di nuovo! Sfuggente carezza, interno coscia sinistra, un dito tocca addirittura la mutandina! Inizia un discreto formicolio alle parti basse, un leggero turgore della mia verga, per poi ripiombare nel torpore. Eeeeee.. Zac! altra toccatina fugace! Azzz, allora è vero!

Son desto: ora lei, presa la gamba con due mani a cerchio, come se reggesse un tubo, risale partendo dalla caviglia, con movimento lento e deciso, applicando pressione, come per strizzare e drenare il sangue verso l’alto. A fine corsa, sfiora ancora l’inguine, e poi con l’avambraccio pressa il gluteo, per poi strisciare la mano sulla schiena: praticamente, per fare questa manovra, partendo dalla fine del lettino, finisce stesa di pancia sulla mia gamba, percepisco anche il gonfiore dei suoi seni sulla coscia e, udite! udite! la pianta del mio piede sinistro si appoggia, prima, sulla sua pancia, per poi accarezzarle la patata, finendo nel vuoto! eeeee viaaaaa, lei scivola giù!

“WOW!” – penso io- “questi sono trucchi che usano le massaggiatrici che fanno integrale con happy ending! Strano che accada qui! e poi, per essere arrivata così in alto, deve essere salita su uno sgabellino!”
Eccola che riparteeee! Per ben due volte ancora, stessa manovra! Cosicché, ormai in estasi, io, per prolungare il contatto del piede in mezzo alle sue gambe, arriccio le dita dei piedi, facendo pressione mentre sollevo anche un po’ la gamba! Lei, da esperta e navigata qual’è, al terzo passaggio, rallenta, prolungando il contatto!

Il mio fedele compagno di giochi è ormai ben desto e turgido: devo sollevare un tantino il bacino per lasciarlo assestare meglio, facendo sì che s**tti come una molla fuori dallo slippino.

Ricado in un discreto letargo quando massaggia la gamba destra, finché, quando lei arriva alla coscia, con la mano sinistra, mi sfiora di nuovo l’inguine destro, mentre la mano destra massaggiando più o meno all’altezza dell’anca, sfiora con due dita la mia capella! si! si! “lui” aveva guadagnato una “boccata” d’aria!

Io sussulto appena, lei gela un attimo il movimento, per poi riprendere come prima, come se nulla fosse!
Anche questa volta, ripete la manovra ancora un paio di volte, scansando l’uccello, ma sfiorando inguine ed addirittura un testicolo!
Anche sulla gamba destra applica la tecnica del “tubo”, facendomi palpare col piede la sua anatomia intima! di nuovo tre volte…

Finite le gambe, tocca a schiena e glutei: la sua tecnica prevede un iniziale massaggio leggero della schiena solo con le mani, permettendomi di riassopirmi piacevolmente.
Adesso sento che appoggia l’avambraccio sul gluteo e l’altra mano sul fianco del torace, premendo l’avambraccio inizia un lento scivolamento verso la testa, con movimenti ondulatori allunga il suo corpo, piegandosi in avanti per farlo, ed inevitabilmente, parte del suo corpo tocca il mio braccio steso lungo il mio fianco: sulle dita percepisco la stoffa del camice e poi….il cotone del fuseaux, che lentamente sale, fino a farmi toccare il calore umido del suo basso ventre! Breve pausa, che mi consente di constatare l’accaduto, e poi scivola giù. Una scossa elettrica percorre il mio corpo, originata dalla fitta della mia nuova repentina erezione: praticamente mi ha appoggiato la fica in mano! “Non ci credo! cavolo, che storia!” -penso io-
La manovra si ripete di nuovo, ancora due volte: alla terza la pausa si allunga sensibilmente facendomi sentire chiaramente la sua forma nella mia mano leggermente chiusa a coppa! Per di più, piegando il dito medio, riesco a premere leggermente la fessura vaginale!

Finito il lato sinistro, passa a destra: stessa situazione, tocco con l’altra mano, beatamente, sento che l’umidità della sua intimità ormai è evidente e tangibile!

Ora è alla testa del letto. Io ho la faccia dentro il foro creato apposta nel lettino professionale, apro gli occhi e vedo i suoi piedi scalzi: rimango piacevolmente colpito dalla loro bellezza, anche non essendo un cultore del genere! Sono affusolati, eleganti e ben curati, con le unghie perfette, laccate con smalto rosso scuro: sono quasi sensuali, mentre, illuminati dagli strani riflessi creati dalle candele poste a terra, sembrano atteggiarsi in una danza mistica!

Abbiamo finito la parte posteriore! La tipa mi sussurra: “si può girare.” -mentre nel frattempo tiene sollevato il telo in segno di cortesia, senza guardarmi-

Mentre mi giro, butto uno sguardo verso mia moglie, scoprendo che, con sincronismo perfetto, anche lei si sta girando: ha una faccia soddisfatta e trasognata, segno che anche a lei sta piacendo il trattamento!
Per fortuna, non mi degna neanche di uno sguardo! Diversamente avrebbe potuto scorgere la mia eccitazione, palesemente tradita dalla protuberanza paonazza, che fa capolino dal “famoso” slippino!

Tutto bene, quindi! Si riparte! La massaggiatrice, come prima, mi copre con il telo, per poi appoggiare le mani calde, su caviglia, coscia e poi petto! mi culla respirando ritmicamente.

La differenza piacevole, adesso rispetto a prima, è che posso girare la testa se voglio, controllando quello che accade attorno a me! Ma per ora nulla di particolare attira la mia attenzione, tranne accorgermi che le mosse delle due donne sembrano sincronizzate: la giovane guarda la mia e si muove di conseguenza.

Il massaggio ricomincia dai piedi, sempre prima il sinistro: il telo è stato sapientemente spostato in modo che l’operatrice abbia libero accesso a tutta la gamba sinistra, fino al costato dello stesso fianco: infatti le sue manualità, come prima, impastate, decise e continue, suscitano sublimi onde di piacere al mio corpo! Ritrovo la pace ed il torpore provati in precedenza, mentre il mio pacco riprende dimensioni consone alla situazione.

Adesso mi piega la gamba sinistra a novanta gradi, poi la inclina lateralmente, e con due mani mi massaggia l’interno coscia: ormai senza remore, la porzione inguinale viene stimolata energicamente, le sue dita esperte s’insinuano anche sotto lo slip, sfiorando i peli pubici e l’asta del pene! Il telo è stato spostato, scoprendo la mia patta! Butto un occhio e vedo che oltre metà della mia asta sporge pulsante di voglia!

Per curiosità guardo cosa fanno dall’altra parte: manovre identiche e precise stanno sapientemente stimolando mia moglie, che ad occhi chiusi scorgo sorridere, gaudente.
Vedo anche che la sua massaggiatrice, con occhio vigile guarda dalla nostra parte per sincronizzare i movimenti, avendo chiara vista della mia natura, che svetta urlando vendetta!
I nostri sguardi s’incrociano, sgrana gli occhi e poi sorride…

Sono tentato, vista la posizione, di toccare le gambe ed il sedere della mia massaggiatrice, ma decido di non esagerare.

Il mio piacere continua, con le stesse manovre applicate al lato destro: guardo la tipa e noto che si è sbottonata di più la scollatura del camice, lasciando intravedere il seno, bello pieno, muoversi a ritmo dei suoi movimenti! Nota il mio sguardo e mi sorride, compiaciuta.

Adesso tocca al petto: lei si posiziona alla testa del lettino, performando manovre lente delle mani, con pressioni decise che si alternano a carezze rotatorie.

Guardo di nuovo mia moglie: la sua le sta letteralmente strizzando le tette: prima con due mani, mungendole dalla base, tirando verso l’alto, per terminare con un leggero pizzicotto al capezzolo eretto; dopo le massaggia delicatamente tutte e due contemporaneamente. Cinzia ha un ghigno di soddisfazione che le attraversa il viso!

Vengo distratto dai movimenti alle mie spalle: la mia è salita sullo sgabellino, mi poggia le mani sulle spalle, poi inizia a scivolare verso il basso, premendo il petto, letteralmente coricandosi su di me! Durante lo “scivolamento” il camice pende, aprendomi la vista delle sue mammelle, piene e sode.

Adesso è appoggiata su di me, le mani carezzano la parte alta delle mie cosce, mentre in fronte sento il calore della sua intimità! Non resisto alla tentazione, afferro con le mani le sue natiche marmoree, reclino indietro la testa, infilandole il naso in mezzo alle gambe: annuso l’umidità permeata dalla sua fica, inebriandomi dei pungenti afrori che emana! Qualche istante, lei ha un brivido, ed io appoggio le labbra e soffio il mio fiato caldo: lei s’irriggidisce, sospira mentre afferra con due mani la mia verga incandescente, saggiandone la consistenza! Poi lentamente scivola via, senza mai sollevare il busto: i capelli mi solleticano i peli del petto, le sue labbra umide sfiorano le mie, mi accarezza le guance e le orecchie alzandosi…

“Abbiamo terminato” – sussurra- “con calma rivestitevi e quando siete pronti bussate”.

Ci scortano all’uscita: saluto e ringrazio la mia con un eloquente sorriso, stringendole la mano lascio nel suo palmo una lauta mancia!
Noto che l’altra mi fissa tra le gambe : effettivamente l’accappatoio tradisce la mia latente erezione! Le sorrido seguendo mia moglie verso l’ascensore.

In ascensore, con aria sognante, Cinzia mi dice in fil di voce: “ma lo sai che mentre mi massaggiava, mi toccava proprio ‘li’! anche a te?” -aggiunge curiosa-
Io replico con finta indifferenza: “ma figurati se mi toccava l’uccello! non era mica un massaggio erotico! Però è stato un gran piacere lo stesso! Era molto brava!”
” Si si! è stato bellissimo! ” – sussurra lei con lo sguardo languido-

Giunti in camera, mia moglie entra per prima sotto la doccia. Io ho ancora il cazzo duro, anche perché sto ripensando all’esperienza appena vissuta. La doccia è grande, decido di seguirla: le arrivo alle spalle, l’abbraccio, poi la guido ad appoggiare le mani alla parete piegandosi in avanti, mentre io le scivolo dentro da dietro, riempiendola con una mazza da guinness dei primati. Geme il suo piacere, mentre io con colpi decisi stantuffo la sua fica bollente, umida e già pronta e scivolosa, grazie alle toccatine della biondina di prima. Pochi colpi e lei viene tremando: abbondanti secrezioni vischiose e biancastre colano fuori, lavate quasi subito via dall’acqua che scorre!

Cinzia ancora tremante si disimpala, voltandosi per poi inginocchiarsi davanti a me: golosamente, con sapienti movimenti della bocca avida, mi ingoia fino alla radice, ed in men che non si dica, mi succhia fuori l’anima dal profondo, svuotandomi i coglioni indolenziti, fino all’ultima goccia.

Deduco, quindi, che il massaggio di coppia svolto in questo modo, serve per aiutare marito e moglie a ritrovare le loro pulsioni sessuali sopite?! Chissà….

Stamattina Cinzia, dopo colazione, mi dice che ha prenotato dei trattamenti estetici: se ne va, lasciandomi a prendere il primo sole a bordo piscina.
Oltre al bagnino, ci sono solo due ragazze, giovani ed assai carine, spaparanzate sui cuscini nell’erba.
Una rapida occhiata mi permette di catalogarle come due escort, scese chissà da quale panfilo, dopo aver prestato i loro servizi.

Circa due ore dopo, Cinzia mi raggiunge raggiante: “ti ho fissato un trattamento di massaggio stasera!” – esordisce felicemente- “sai, l’estetista si era confusa con un altro appuntamento, così mi hanno proposto di fare un massaggio. L’ho fatto con quella tua di ieri: certo che è proprio brava! Mi ha fatto sciogliere!
Poi quando ho cercato di prenotare per te, all’inizio ha fatto un po’ di storie, poi ricordandosi della super mancia che le hai dato ieri, ha ceduto! Ti riceve oltre orario, dopo le 19! Farai un po’ tardi a cena, ma va bene così, vero?”

Annuisco pensieroso, già pregustando ciò che mi aspetta!

Ore 19,15 squilla il telefono della camera: dalla Spa mi avvisano che sono pronti a ricevermi.
Già docciato e profumato, come ieri scendo in accappatoio.

La receptionist mi porge la solita tisana, mi saluta: “io vado, per oggi abbiamo finito. Tra poco la viene a prendere Miriam, la sua massaggiatrice.” – esce silenziosamente-

Cinque minuti ed arriva Miriam: mi saluta caldamente, facendosi seguire verso la sala dedicata per stasera.
Non posso fare a meno di ammirare la sua camminata sensuale: ancheggia discretamente, ondeggiando un fantastico sedere, alto e sodo, camminando quasi in punta dei suoi piedini tanto graziosi.
Noto con piacere che ha messo del buonissimo profumo, ed è anche leggermente truccata.

Indosso la mutandina delle torture, e mi stendo, in trepidante attesa.
Anche questa saletta, più piccola di quella di ieri, ha le pareti affres**te: mari, monti e fiumi, decorano piacevolmente l’ambiente. La luce tremolante delle candele induce a chiudere gli occhi, ascoltando la piacevole musica di sottofondo.

Miriam entra silenziosa. Le chiedo di spegnere l’aria condizionata perché fa un po’ freddo. Premurosa mi copre subito col telo caldo, scusandosi dell’inconveniente.

Anche oggi pressioni delicate su gambe, glutei e torace, mentre mi culla dolcemente.
Mi tocca delicatamente entrambe i piedi, poi inizia il massaggio.
Inizio a perdermi nel mio mondo di sogni, però ad un certo punto odo lo s**tto elettrico della serratura della porta: “Entra, Claudia!” – sussurra Miriam- “a lei non dispiace se la massaggiamo in due, vero?” – rivolgendosi a me-

Piacevolmente sorpreso, acconsento con un timido “si, si, va bene grazie!”

Le sensazioni provocate da quattro mani che in perfetta sincronia ti carezzano e impastano le gambe, non si possono descrivere! Mi sembra di sognare!
Una impercettibile differenza c’è, tra una mano e l’altra, per dimensioni e forza, ma sono al settimo cielo!

Per forza di cose nei paesi bassi le cose iniziano a muoversi, anche perché le due, senza tanti complimenti, mi stanno sciogliendo ben bene, non lesinando lunghe e sensuali carezze all’interno coscia, glutei, inguine e testicoli!
“Meno male che Cinzia ieri mi ha svuotato, altrimenti ora avrei già allagato il lettino!” – penso io-

Breve pausa delle manovre: odo un fruscio, come di stoffa stropicciata!
Non ci faccio caso, perché quasi subito riprendono a lavorare: due mani stringono le mie gambe a tubo, come ieri, strizzando e premendo, risalendo verso l’alto!
So cosa aspettarmi sta volta…

Trasalgo quando, ormai stese su di me, i miei piedi toccano la loro pancia, per poi incontrare un tessuto di consistenza diversa dal cotone del fuseaux! Cavolo! loro adesso sono in mutande! Percepisco anche qualche pelo pubico solleticarmi un piede!

Notata la mia sorpresa, Miriam sussurra: “iniziava a fare caldo, ci siamo alleggerite! Non è un problema, vero?”
Con una precisa e decisa pressione dei piedi sulle loro intimità, gli dimostro tutto il mio consenso ed apprezzamento per il gradito regalo!

Al terzo passaggio, la sosta prolungata delle loro patatine sulla pianta dei miei piedi, mi permette di godere del calore che emanano e della loro umidità, che ormai trasuda evidente attraverso la sottile stoffa!

Adesso le ragazze sono una su ogni lato del lettino, pronte per trattare la schiena: non oso immaginare ciò che m’aspetta!
Eccole che iniziano: mano esterna sull’anca, avambraccio interno sulla coscia, e piano piano salgono….
Immaginate la goduria quando mi ritrovo in mano ben due patatine succulente, ricoperte solo dalla sottile stoffa di pizzo! Primo passaggio! è solo un fugace tocco conoscitivo… stanno già scivolando indietro!
Ecco che risalgono: eeee oooopppss, me l’appoggiano di nuovo in mano!
Claudia, la giovane, arriva a contatto con la mia mano un po’ prima, per giunta mi sembra più bagnata di Miriam! inoltre, siccome la sua mutandina è meno coprente di quella della collega, con una veloce flessione del dito medio, riesco a guadagnare accesso al suo caldo antro, penetrando fino alla seconda falange!
Lei trattiene il fiato, stringe le gambe spingendo verso di me, come se volesse sentirmi meglio!
È una strana sensazione, toccare due donne nell’intimo, tastare per carpire le loro differenze, e tutto senza vedere, dato che ho il viso depositato nel famoso foro!
Sicuramente Claudia è rasata di fresco, mentre Miriam sembra avere la fica più gonfia, ma anche pelosa!
Scivolano via per la seconda volta: il mio dito esce dal caldo ricovero, con una sensazione di risucchio, restando parecchio fradicio di succhi vaginali!

E ora che succede? Mi aspettavo il terzo passaggio…. ma niente.. cambiano posizione, lasciandomi in trepidante attesa!
Avranno fretta di finire! È tardi!

Sento le manine delicate di Claudia sulla testa: apro gli occhi e guardo i suoi piedi, facendo il paragone con quelli di Miriam.
(starò mica diventando feticista?) Noto compiaciuto che anche i suoi sono ben curati ed anche belli, ma meno sensuali di quelli visti ieri!
Vengo distratto dai miei pensieri: Miriam è salita sul lettino in ginocchio tra le mie gambe divaricate, ed inizia a premere con le nocche, mani serrate a pugno, le mie cosce, salendo lentamente verso i glutei.
Riapro gli occhi, e li strabuzzo, incredulo! A terra, dietro i piedi di Claudia, che intanto mi lavora spalle e schiena alta, c’è un camice! Di chi sarà?

Tento la sorte: porto le braccia verso la testa, poi delicatamente le sfioro le gambe! Riprovo un po’ più su! Non reagisce male, allora insisto, con tocco più deciso inizio a salire verso i glutei, muovendo le mani su e giù! Le sta venendo la pelle d’oca, quindi prendo coraggio e le tocco le natiche, saggiando la loro consistenza: sono sode e lisce come la seta! Percepisco un suo fremito tra le mie mani, i suoi movimenti si gelano! Riesco a sentire il profumo del suo sesso, fresco e marcato: insinuo da dietro le mie dita tra le sue natiche, allargando dolcemente, fino a toccare la sua patatina grondante umori! Ansima, stringendo un po’ le chiappe, ma poi allenta la presa e mi lascia fare.

Miriam nel frattempo mi sta letteralmente pestando con le nocche i glutei: sensazione mai provata, ma molto piacevole e stimolante, ancor più visto che senza che me ne accorgessi qualcuno ha strappato via lo slippino maledetto!

Intanto Claudia, sporgendosi in avanti per massaggiarmi la schiena, non solo mi dona un miglior accesso alla sua natura incandescente e succosa, ma mi appoggia il seno sodo sulla schiena! Ha i capezzoli talmente turgidi che li sento spingere come due chiodi infuocati! Ecco di chi era il camice!

Le guardo le gambe tremolanti, visibili sotto il lettino: riesco a vedere anche due rigagnoli dei suoi liquidi vaginali scorrere verso terra!
“Ma quanto è calda, sta ragazza?” -penso-

Schiacciato sotto il mio peso, il mio cazzo sta per esplodere!
Sono in estasi!

Qualcuno sussurra: “ti puoi girare!”

Non me lo faccio dire due volte: mi volto sulla schiena e finalmente riesco a vederle.

Claudia è ancora alle mie spalle, con due perine magnificamente erette da cui spuntano fieramente svettanti i suoi capezzoli bruniti! Sembrano chiodi!

Miriam si sta slacciando il camice, guardandomi con sguardo malizioso! Sorride mentre lo lascia cadere, incrociando il mio sguardo di apprezzamento per le sue forme generose.

Riesco a guardare per poco tempo, poiché Claudia mi accarezza il petto, abbassandosi fino a porgermi in bocca uno dei suoi gioielli: succhio delicatamente il capezzolo, allargando poi la bocca per fare entrare un pezzo di tetta, mentre ho di nuovo guadagnato accesso alla sua fichetta bollente con le dita. Lei ansima, mentre contorcendosi mi dimostra il suo gradimento per ciò che faccio.

Miriam mi sta massaggiando le gambe: sfregamenti energici mi stimolano sensazioni da brivido, salendo fino a toccarmi l’asta svettante, nuda e libera di mostrare tutta la sua fierezza!

Claudia è stesa ormai di pancia sul mio petto, non massaggia più! Riesce ogni tanto solo ad allungare qualche leggera carezza alla mia verga turgida all’inverosimile, facendolo sussultare sotto il suo tocco.
Allora, mani in mezzo alle sue gambe, le strappo le mutande di s**tto, poi faccio leva e la sollevo sul lettino, apparecchiandomela direttamente sulla bocca: non perdo tempo e mi immergo dentro di lei, felice di assaporarla in tutta la sua giovane libidine, mentre lei emette gridolini di piacere.

Miriam me la ritrovo in ginocchio tra le gambe, intenta a far conoscenza col mio arnese, prodigandosi in un atto rianimatorio orale! Due ciucciate, qualche slinguata, si alza viene più avanti, e poi si adagia sul mio palo, risucchiandolo dentro il suo ventre come una ventosa!

La sua fica mi trasmette una sensazione di calda pienezza: sembra adattarsi alla mia misura, come fossimo predestinati uno con l’altra! Inizia un dolce ritmo, che io cerco di assecondare, alzando il bacino per andarle incontro ad ogni affondo. Si sta bagnando parecchio, ciononostante, la sensazione di un caldo guanto di carne fatto su misura persiste.
Accelera il ritmo, e ad ogni discesa ormai si sentono gli sciaquettii dei suoi umori stimolati dal mio uccellone, uniti allo schiocco dei nostri corpi che si uniscono ad ogni colpo. Inizia a mugolare il suo imminente orgasmo.

Ho il cuore che batte all’impazzata, non riesco ancora a credere alla fortunata esperienza che sto vivendo.

Claudia ormai mi sta letteralmente chiavando la bocca: muove il bacino su e giù e poi avanti e indietro, godendo al massimo degli stimoli che le procuro frullando dentro di lei la lingua, mentre succhio avido il suo nettare che sgorga copioso.
Ha un profumo selvatico ed intenso, inebriante, estatico!
Mi permetto anche di titillare la rosellina anale con un dito: evidentemente gradisce, perché la sento allargare spontaneamente l’orifizio, mentre i suoi movimenti sulla mia faccia incalzano!

Ad un certo punto si blocca, preme forte il suo pube sulla mia bocca, lasciando anche che il dito dietro entri a metà, poi singhiozzando e gemendo, inizia a tremare, colta dagli spasmi del suo orgasmo, rilasciandomi addosso tutto il suo nettare del piacere, che mi cola dalle labbra, bagnandomi le guance per poi cadere a terra.

Miriam, stimolata dalla vista e dai gemiti della sua collega, assesta altri due colpi, impalandosi fino alla radice sul mio cazzo, lasciandosi andare al suo piacere con fremiti convulsi, gridando la sua gioia!

Claudia si riprende in fretta, reclamando la sua dose di cazzo tra le gambe, che si affretta a prendere cavalcandomi girata di spalle!

Anche Miriam cambia posizione, piantandomi la sua succulenta e pelosa figona, spalancandomela direttamente in bocca, anche lei dando le spalle all’amica! Come sono diversi i suoi odori e sapori! anche la consistenza interna della sua carne sembra più rugosa, mentre le secrezioni acri sono più dense.
Finalmente posso vedere Miriam come mamma l’ha fatta! Seno grosso e sodo, capezzolone chiaro contornato da una aoreola delle dimensioni di una moneta da 50c, bel sorriso e denti bianchissimi, nasino alla francese, occhi di ghiaccio.
Mi soffermo sul suo ventre, che porta con fierezza una sensuale ciccetta, interrotta da un minuscolo ombelico arricchito di brillante. Fica da urlo: pelosa al punto giusto, nera come i capelli, acconciata per lasciare intravedere le grandi labbra appena brunite che schiudono una vulva rosa intenso, luccicante di voglia! Ragazzi che gnocca!

Claudia invece ha la fica strettissima: riesce a mala pena a prenderlo tutto dentro, urlando ad ogni affondo.

Siccome sento che sto per godere, mi aiuto con le dita per fare venire prima anche Miriam, mentre accelero i miei colpi di bacino ad un ritmo sostenuto: eccomi..eccomi..sento chiaramente i primi vibranti spruzzi salire verso l’alto, per poi esplodere tutto il mio bollente piacere nel tenero antro della giovane massaggiatrice! Sentendo i miei succhi bollenti esploderle dentro, anche lei urla il suo nuovo orgasmo, seguita a ruota da Miriam, che mi scarica in bocca un denso eiaculato, foderandomi palato e lingua col suo pungente sapore!

Molto lentamente ci riprendiamo, abbracciandoci e baciandoci reciprocamente.

Alla fine, quando ci salutiamo, mi dicono: “è stato bello ed intenso, grazie! Ma la prossima volta, potresti venire con meno peli?” – ridendo di gusto-
Rido, imbarazzato, e chiedo: “ma voi fate depilazione?”

“No, ma se vuoi ti raccomandiamo un posto fuori, non lontano da qui.” -ammiccando-

“OK! Ci sentiamo per quando prenotare.” -acconsento-

Con la consapevolezza che non sarà l’ultimo masaggio della vacanza, stanco ed appagato, ritorno felice nella mia stanza.

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